ZOE

Quella notte, riflettevo, doveva essere per forza successo qualcosa di strano. Da essere un normale cane tinta marrone opaco era diventato una specie di gadget luminescente da parabrezza. E questo non era tutto. Qualcosa d’altro, di intimo, doveva essere avvenuto quella notte. Era proprio cambiato lui, dentro. Più tranquillo, molto più tranquillo, quasi in uno stato di grazia direi. Luchino come ho già detto era abituato a morsicare le cose che non capiva a fondo, così a titolo precauzionale. Si trattasse di cose, di persone, perfino della propria coda.

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